SANTALUCIA 2016, IL VINO DEL TRENTENNALE DI FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI
GRAZIELLA DA GIOZ, L'ARTE IN ETICHETTA: "IL MIO VERDI RIFLESSI PER IL PROGETTO SANTALUCIA"
Intervista all'artista che ha donato un suo dipinto all'etichetta d'autore. Riacquistare la vista grazie anche alla luce e al colore, a partire dai paesaggi amati dal poeta Zanzotto
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Il progetto Santalucia per il Trentennale di Fondazione Banca degli Occhi sarà disponibile in una veste speciale fino a Natale: contattaci!
Graziella Da Gioz, da artista, come definirebbe il dono della vista?
Un dono meraviglioso che ci permette di scoprire i particolari delle forme e dei colori. Guardare a lungo, osservare le infinite sfumature di colore è un’attività da esercitare continuamente per cogliere la ricchezza del mondo che ci circonda.
Esiste un momento, nella Sua vita, in cui ha percepito in modo particolare l’importanza del poter vedere?
Ogni ricordo della mia vita è intriso di luce e colore. Durante l’adolescenza in un periodo cupo e malinconico ho deciso di riscoprire la gioia di vivere attraverso la pittura e di comunicare il mio rapporto con il mondo, in particolare con la natura, sempre sorprendente e vitale. I suoi colori mi avvolgono e rimangono dentro di me, evocano ricordi, stati d’animo.
Perché ha deciso di accettare l’invito a donare una Sua opera al progetto “Vino Santalucia”?
Mi sembra una bellissima iniziativa sostenere un’attività che dà la possibilità a molte persone di riacquistare la vista e quindi di tornare a essere felici, di guarire da malattie e di potere rivedere le forme e i colori per me così familiari, oggetto dei miei studi e della mia attenzione, a cui dedico molto tempo e che cerco di comunicare anche attraverso l’insegnamento.
Quale chiave interpretativa ci suggerisce per il Suo quadro?
“Verdi riflessi” è il titolo di questo pastello che appartiene a un ciclo di opere dedicate ai Palù, terre bonificate nel Medioevo vicino a Sernaglia della Battaglia dove ci sono molti ruscelli e risorgive. Il poeta Andrea Zanzotto ha scritto su questo luogo dei versi molto belli:
Nei più nascosti recinti dell’acqua il ramo
il vero ramo arriva protendendosi
sempre più verde del suo non-arrivare
Ogni tanto vado a camminare in questo luogo appartato e solitario per poi dipingere nel mio studio le mille sfumature dei colori di acque e rami. Qui il verde è avvolgente e questo quadro è, a mio parere, tra i più riusciti perché coglie le mille sfumature del colore, solcato da lampi di luce che contrastano con l’ombra di un albero appena accennato nello sfondo che si riflette nell’acqua insieme al ramo in primo piano. Mi piacerebbe trasmettere attraverso quest’opera la gioia del “vedere” in tutta la sua profondità e bellezza.