SANTALUCIA 2015: GIA' DISPONIBILE SU PRENOTAZIONE IL VINO CHE SOSTIENE LA RICERCA
SELEZIONATO PER QUEST'ANNO UN MERLOT DEL VIGNETO BRANZA IN FRATTA, DONATO DALL'AZIENDA MACULAN AI SOSTENITORI DELLA RICERCA
Info e contatti: info@fbov.it - 041.9656440/442
BREGANZE (VI) – Una confezione e un'etichetta d'autore, una casa madre importante, un nome significativo per chi ha a cuore il mondo della vista. E' il “Santalucia 2015-Vino che fa bene alla vista”, perché sostiene la ricerca sulle malattie oculari di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus.
Sarà presentato a dicembre ma si accettano già prenotazioni per chi desidera accaparrarsi una delle 300 bottiglie uniche e numerate del pregiato vino firmato Maculan, selezionato lo scorso ottobre da una sapiente commissione. Una cerimonia come poche: di fronte 6 diverse barrique in corsa per aggiudicarsi il titolo, la selezione attraverso un’attenta degustazione al cospetto diretto del produttore Fausto Maculan, rigorosamente parte terza, e alla fine un solo nominato: il “Santalucia 2015” sarà dunque ancora una volta un merlot, proveniente dal vigneto Branza in Fratta a Breganze, scelto per dare continuità al progetto che da otto anni sostiene le attività di ricerca sulle malattie oculari di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus.
Presidente della Commissione, come tutti gli anni, il Governatore della Regione Luca Zaia, al suo fianco altri uomini delle istituzioni e del mondo aziendale, chiamato a sostenere l’iniziativa. Tra i commissari esperti come Giancarlo Prevarin, già presidente di Assoenologi, hanno dato il loro contributo anche l’Assessore Regionale alla Formazione Elena Donazzan, il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti e il Coordinatore del Centro Regionale Trapianti Giuseppe Feltrin, portando l’appoggio delle istituzioni. E una rosa di imprenditori del territorio veneto e vicentino, rappresentati anche dal Presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato, che come ogni anno, hanno offerto per primi il loro contributo alla ricerca scientifica. Fra loro volti noti dell’imprenditoria come Stefano Marzotto e come Lino Dainese e Rino Mastrotto che si sono aggiudicati le prime bottiglie della nuova annata offrendo ciascuno una donazione di 1.000 euro. Le altre bottiglie, 300 in tutto uniche e numerate e associate ad una confezione d’autore, verranno presentate in dicembre e offerte alle aziende e ai sostenitori privati che vorranno aiutare la ricerca della fondazione veneta con una donazione minima di 100 euro.
Quel che è certo, è che anche attraverso il vino si può fare ricerca. Dal 2008 Fondazione Banca degli Occhi, Centro regionale di riferimento per i trapianti di cornea e Centro di ricerca, ha già potuto utilizzare circa 230 mila euro per progetti destinati allo studio di tecniche nuove e più efficaci di trapianto di cornea e ad alcuni progetti di ricerca sulle malattie rare e genetiche che colpiscono i pazienti fin dalla nascita.