Grazie ad A.I.CHE. un nuovo strumento per la prevenzione del cheratocono
L'Associazione nazionale che riunisce i pazienti affetti da cheratocono ha scelto di sostenere la prevenzione in Fondazione Banca degli Occhi attraverso il finanziamento di una nuova strumentazione, per facilitare la diagnosi precoce valutando con esattezza le proprietà biomeccaniche della cornea.
Malattia rara che esordisce in fase adolescenziale, con una prevalenza stimata fino a 2.300 persone su 100.000, il Cheratocono è da sempre una patologia contro cui medici e associazioni dei pazienti lottano da alleati. Così accade in Fondazione Banca degli Occhi grazie alla collaborazione di A.I.CHE., l’Associazione Italiana Cheratoconici Onlus, che da tempo sostiene i programmi di follow up sui trapianti e la ricerca su questa patologia. Quest’anno l’obiettivo sarà però la prevenzione. “Il primo metodo per contrastare questa patologia è la diagnosi precoce – conferma il Direttore Medico di Fondazione Banca degli Occhi, Diego Ponzin – e l’individuazione delle sue forme progressive, rispetto alle forme stazionarie, aspetto che oggi assume un particolare significato, in considerazione dell’avvento del crosslinking, un trattamento che arresta o rallenta la patologia corneale in molti pazienti. Un altro aspetto fondamentale riguarda l’individuazione, nei pazienti affetti da cheratocono, di eventuali commorbidità, come ad esempio il glaucoma, che viene sospettato in presenza di un tono intraoculare elevato. Poiché nel cheratocono la pachimetria corneale è alterata, la determinazione della pressione intraoculare è talvolta difficile, con strumenti convenzionali”. Da qui la scelta di A.I.CHE. di finanziare con un contributo di 10.000 euro la presenza negli ambulatori di Fondazione Banca degli Occhi di uno strumento che possa essere di ausilio nel valutare le proprietà biomeccaniche della cornea.
Altre informazioni sul sito di A.I.Che.