SOSTEGNO AL CENTRO DIAGNOSI, RICERCA, RELAZIONE CON I CHIRURGHI OFTALMOLOGI: AD A.I.CHE. IL GRAZIE DI FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI
IL RINGRAZIAMENTO DEL DIRETTORE DI FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI, DIEGO PONZIN: "INSIEME ABBIAMO FATTO RICERCA, ABBIAMO STUDIATO GLI EFFETTI DEL TRAPIANTO, ABBIAMO SOSTENUTO LA CURA DELLE MALATTIE DEGENERATIVE DELLA CORNEA. A.I.CHE., L'ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI PAZIENTI AFFETTI DA CHERATOCONO, E' UN NOSTRO PARTNER E NOSTRO SOSTENITORE ORMAI STORICO E MERITA IL NOSTRO GRANDE RINGRAZIAMENTO"
«Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus ha sempre avuto come impegno principale quello della ricerca e della cura delle patologie del settore anteriore dell'occhio, in particolare attraverso il trapianto di cornea, e A.I.CHE si è dimostrato un partner di fondamentale supporto, nei progetti portati avanti insieme, nella sensibilizzazione sociale e non ultimo nel supporto concreto che anche quest'anno questa associazione non ha fatto mancare, aiutando proprio l'attività di diagnosi e di assistenza ai pazienti che in questo momento aveva maggiormente la necessità di essere sostenuta. Non posso che riportare il mio più sincero ringraziamento per il grande valore della nostra collaborazione».
Così il direttore di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, Diego Ponzin, ha voluto ringraziare i soci dell'Associazione Italiana CHEratoconici, che da ormai svariati anni collabora con la Fondazione e contribuisce concretamente alle sue attività di cura e di ricerca. A.I.CHE. in queste settimane ha rinnovato il suo impegno con un contributo di 9.250 euro a favore del Centro Diagnosi della Fondazione, vittima lo scorso marzo di un furto che ne ha leso gravemente l'attività, ripartita grazie anche al sostegno di realtà associative, singoli cittadini e aziende del territorio.
Una collaborazione, quella con A.I.CHE e con il suo presidente Rinaldo Lisario, che ormai vanta diversi traguardi raggiunti insieme. Ne è un esempio l'attivazione nel 2014 dello studio sul follow up e l'efficacia del trapianto nei casi di cheratocono con il coinvolgimento dei chirurghi oftalmologi italiani, ma anche i contributi alle attività di ricerca della Fondazione, il sostegno tramite l'acquisto di strumentazione specialistica, la partecipazione ad iniziative di tipo sociale e non da ultimo la scelta di devolvere a Fondazione Banca degli Occhi parte dei fondi raccolti con il 5 per mille dall'Associazione attraverso le firme dei contribuenti.
«Sappiamo che il cheratocono, anche se definito "malattia rara", è una delle cause più frequenti di sofferenza e disagio per migliaia di pazienti. Una sindrome degenerativa che colpisce la cornea deformandola e inficiandone la funzione visiva, che affiora spesso nella tarda adolescenza o in una fase della vita in cui ognuno di noi è intento a progettare e a costruire il proprio futuro - continua il direttore Diego Ponzin - proprio allora la diagnosi di cheratocono e la prospettiva del trapianto possono arrivare come un fulmine a ciel sereno nella vita dei pazienti. Per questo crediamo sia fondamentale il lavoro che A.I.CHE si propone di fare, per lo stile sempre costruttivo che caratterizza il suo operato, per dare supporto a quanti devono affrontare la sfida della malattia e nel favorire sempre una buona relazione con chi ha il compito di dare le risposte e una buona cura».