L'EDITORIALE. INSIEME NEL TERRITORIO PER LA VISTA E PER IL DONO
IN VIAGGIO TRA LA GENTE, CON UN BAGAGLIO RICCO DI ESPERIENZE E DI DONO
di Enrico Vidale, Responsabile Comunicazione
Passato il periodo pandemico, abbiamo sentito forte la necessità di tornare nel territorio per riprendere e continuare il dialogo con i cittadini arricchendolo di nuove proposte utili per la collettività. Uno sforzo corale per costruire relazioni di fiducia, attraverso gli incontri, i sentimenti, le storie che ascoltiamo, le persone speciali che troviamo nel nostro cammino, lungo una strada dove il dono la vista e la ricerca fanno da segnavia.
Il nostro viaggio si compone infatti di più fronti. La strada percorsa al fianco delle associazioni del dono da tempo ci conduce in ogni angolo del Veneto in tantissime comunità piccole e grandi, ad ascoltare di vite trasformate dal dono o dal trapianto. Un cammino che condividiamo con l’AIDO, a cui vanno le nostre congratulazioni per aver festeggiato i cinquant’anni dalla propria fondazione.
Il nostro cammino incrocia poi quello di molte famiglie, a cui ci stringiamo in tanti eventi nel territorio per ricordare storie di vita preziose concluse con un gesto di generosità. Altri sentieri collegano la nostra sede alle scuole: è ripresa infatti un’importante attività di dialogo con gli studenti per riflettere sulla donazione e diffondere conoscenza sul mondo della vista. La stessa campagna del 5 per mille, fondamentale per sostenere molti progetti di ricerca, è occasione per ribadire il dialogo e la fiducia che ci lega a tanti cittadini.
Tutto il personale di Fondazione, ciascuno nel proprio ambito, si trova oggi impegnato a ritrovare quel gusto dell’incontro, della condivisione di esperienze e di sapere, che si riscopre ogni qual volta ci troviamo a raccontare chi è e cosa fa la nostra Banca degli Occhi. Insieme ai medici, agli infermieri e gli operatori della donazione promuoviamo eventi sociali e incontri di formazione rivolti al personale sanitario, per fare squadra in questo delicato momento per la nostra sanità. Anche il mondo oftalmologico, ed in particolare i giovani chirurghi, trovano la porta dei laboratori sempre aperta grazie ai nostri tecnici e biologi, per affrontare le innovazioni del trapianto e sperimentare insieme i frutti della ricerca. Così il nostro Centro Ricerche è spesso crocevia di scambi e di esperienze internazionali.
Abbiamo così risposto positivamente alla proposta dei Rotary Club del nostro territorio di metterci a disposizione per una campagna di prevenzione, un’occasione per incontrare i cittadini e sensibilizzare sul bene prezioso della vista, per stare tra la gente, nel territorio. Una prima iniziativa pilota dove abbiamo posto infatti molti contenuti preziosi da condividere: l’importanza della cura dei nostri occhi, il dialogo con i cittadini, ma anche la consapevolezza di come solo una comunità attenta e solidale possa costruire salute, anche attraverso il gesto gratuito della donazione.
La forza di Fondazione Banca degli Occhi è sempre stata quella di incontrare i cittadini nel territorio. Dopo oltre 35 anni di strada, il nostro bagaglio è sempre più ricco e ciascuno di noi è impegnato a spenderlo, ciascuno secondo le proprie competenze, con l’obiettivo di operare per la salute di tutti ed in particolare di chi soffre di malattie oculari.