«ORGOGLIOSA DI ANNA, GUERRIERA IMPAVIDA CHE HA SCELTO IL DONO»
Le immagini qui riportate sono state gentilmente concesse da Team for Children e dalla fotografa Anna Bussolotto.
Nella foto in alto, Anna Mezzalira ritratta per il progetto "Adolescenza Impavida". Nella foto in basso le ragazze partecipanti al progetto dell'Oncoematologia di Padova.
LA STORIA DI ANNA E DEL SUO DONO.
FU LEI, RACCONTA LA MAMMA, A CHIEDERE AI MEDICI DI POTER DONARE ALMENO LE CORNEE. IL SUO RITRATTO TRA LE IMMAGINI D'AUTORE CHE RAFFIGURANO LE ADOLESCENTI "PRINCIPESSE GUERRIERE" DELL'ONCOEMATOLOGIA DI PADOVA.
“Oggi sono una mamma orgogliosa. Orgogliosa di Anna, per quello che ha fatto, per come ha combattuto, per il percorso che ha affrontato. Per come ha chiesto lei stessa, per prima, ai medici se le sue condizioni le avrebbero permesso, un giorno, di donare le cornee. Siamo tutti orgogliosi di lei”.
Non sono passate che alcune settimane da quel dono, ma la voce di Benedetta Pizzeghello è forte, decisa e piena dell’esistenza di questa ragazza di 17 anni dalla grande forza, la sua Anna.
“Abbiamo ricevuto la lettera di ringraziamento di Fondazione Banca degli Occhi dopo la donazione di Anna, che è mancata dopo aver combattuto una dura battaglia contro il tumore” racconta mamma Benedetta. “All’inizio tutti ti incoraggiano, tutti ti danno il loro appoggio, ma poi non è facile per un’adolescente convivere con la malattia, con le terapie. Ma lei ha saputo affrontare tutto. Conosceva anche l’importanza del dono e ne ha parlato lei stessa con chi l’aveva in cura. Per questo – continua la mamma - volevamo condividere anche con la Fondazione, che ha permesso che il desiderio di nostra figlia Anna di poter donare almeno le cornee trovasse compimento, l’iniziativa nella quale Anna ha creduto e per la quale si è fatta parte attiva”.
Nella mostra fotografica “Adolescenza Impavida” promossa dall’associazione Team for Children, undici scatti d’autore della fotografa Anna Bussolotto dedicati alle pazienti adolescenti del Reparto di Oncoematologia Pediatrica di Padova, campeggia anche il ritratto di Anna. Posata sulla vita come una farfalla, leggera ma fiera e bellissima anche nel momento più fragile della sua esistenza, impavida nel mostrare le sue cicatrici. Vestita di farfalle e con uno sguardo fiero, quasi incurante dei segni della malattia.
Uno sguardo che oggi ha acceso e dato speranza anche ad altri occhi, grazie al prezioso dono delle cornee.