PRESENTATO INSIEME ALLO CHEF MASSIMILIANO ALAJMO IL NUOVO SANTALUCIA 2015
IL MERLOT DEL VIGNETO BRANZA IN FRATTA, DONATO DALL'AZIENDA MACULAN AI SOSTENITORI DELLA RICERCA, E' DISPONIBILE DA SUBITO SU ORDINAZIONE. UN MODO SPECIALE PER FARE UN DONO DI QUALITA' E SOLIDARIETA'
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Il profumo e il colore dei frutti rossi maturi, more e lamponi, le note tostate tra il caffè e il cioccolato Breganze, un’etichetta e una confezione d’autore, e una qualità sopraffina superiore alle altre: la capacità di finanziare con 250 mila euro i progetti di ricerca per quanti hanno perso la vista a causa di malattie rare o degenerative.
Ecco le peculiarità del Santalucia 2015, l’ottava annata di un vino che pur essendo prodotto in un’edizione limitata di sole 300 bottiglie, caratterizza ormai in modo stabile la produzione della Cantina Maculan di Breganze (VI) e viene offerto a quanti con una donazione di 100 euro sostengono la ricerca. Un’idea, che fu proprio del patron della cantina Fausto Maculan, che unisce l’eccellenza vitivinicola con la frontiera della ricerca di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, sposata in pieno dallo Chef stellato Massimiliano Alajmo e dal fratello Raffaele che anche quest’anno hanno ospitato alle Calandre la presentazione della nuova edizione.
IL VINO. “Anche quest’anno ho scelto di dedicare parte del frutto delle mie viti migliori, in particolare un Merlot del vigneto Branza in Fratta di Breganze, a questo progetto, che fa del bene a tutti – ha affermato Fausto Maculan – in primo luogo a chi non vede e ha bisogno dei risultati delle nuove ricerche, ma anche agli imprenditori e ai sostenitori che scelgono di offrire il proprio contributo, alle istituzioni presenti che vi partecipano, e fa bene ovviamente alla mia azienda, che in questo modo si apre ancor di più al mondo: dove c’è qualità, dove c’è passione, dove c’è ricerca dell’eccellenza e insieme orgoglio per il proprio lavoro e per il proprio territorio, ecco lì si fa bene e si fa del bene. Anche a questo serve un buon bicchiere di vino”.
LA RICERCA. Uno spirito che otto anni fa si è sposato con la passione e la determinazione dei ricercatori di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, Centro regionale di riferimento per i trapianti di cornea di Veneto e Friuli Venezia Giulia ma anche Centro di ricerca sulle patologie oculari, con una ricerca finalizzata al paziente: “Il ricavato ottenuto grazie al vino Santalucia ha potuto sostenere nel tempo diversi progetti. I fondi raccolti quest’anno - afferma il direttore della fondazione Diego Ponzin – verranno devoluti all’acquisto di un microscopio confocale per la diagnosi precoce di gravi infezioni della cornea”.
IL GUSTO. A questo dunque saranno finalizzate anche le creazioni dello Chef dalle tre stelle Michelin da pochissimo riconfermate, Massimiliano Alajmo, che ha accompagnato la prima degustazione guidata del Santalucia 2015 con un Risotto garusoli e carciofi, una Pasta al forno all’Amatriciana, e un Agnello selvatico alla frutta selvatica con patè di interiora e ginepro candito, con Carême caramel finale. “La vista è un bene fondamentale, nella creazione cromatica ed armonica del piatto, ma soprattutto nella vita – ha salutato Massimiliano Alajmo - quindi è un piacere mettere a disposizione l’esperienza proposta qui alle Calandre ai sostenitori di questo progetto, che ospitiamo volentieri in quest’occasione solidale”.
L’ARTE. Gusto, colore, vista. E Arte. I toni accesi e malleabili del rosso dalla bottiglia quest’anno si trasferiscono anche alla confezione tratta dal dipinto dell’artista Francesco Stefanini. Dal suo laboratorio di Volpago del Montello (TV), Stefanini ha scelto di sostenere il progetto dove il colore rosso domina l’immagine: “Deciso, armonico, equilibrato, concettualmente è quasi un’elencazione organolettica delle qualità gustative del vino” lo descrive l’autore.
I SOSTENITORI. Anche istituzioni e mondo dell’imprenditoria hanno sposato il progetto. Primo fra tutti il Governatore del Veneto Luca Zaia Presidente della Commissione selezionatrice che lo scorso ottobre ha scelto, tra le sei varietà messe a disposizione da Fausto Maculan, il prescelto per il 2015 ovvero il Merlot del vigneto Branza in Fratta. Con lui, tra i commissari esperti come Giancarlo Prevarin, già presidente di Assoenologi, hanno dato il loro contributo anche l’Assessore Regionale alla Formazione Elena Donazzan, il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti e il Coordinatore del Centro Regionale Trapianti Giuseppe Feltrin. Tra i primi a degustare il nuovo vino solidale alle Calandre, in virtù del sostegno al progetto, c’erano inoltre Roberto Zuccato Presidente di Confindustria Veneto, i vertici della Fondazione BCC Santo Stefano Marco Michieletto e Raffaele D’Errico, il procuratore vicentino Claudio Pasqualin e tanti altri rappresentanti del mondo dell’impresa. Fra questi, gli industriali del vicentino Rino Mastrotto e Lino Dainese, che si sono aggiudicati per 1.000 euro le prime due bottiglie della pregiata collezione.