AVVIATO INSIEME A BARBERINI EYEWEAR UN PROGETTO DI RICERCA SULL’OCCHIO SECCO
Il progetto sperimenterà l’uso di lenti oftalmiche contro l’occhio secco utilizzando i filtri in vetro con azione selettiva nei confronti della radiazione rossa/infrarossa.
Siglato un protocollo d’intesa tra Barberini Eyewear e Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus per sostenere uno studio che la Fondazione potrà condurre sull’utilizzo di lenti oftalmiche in vetro con azione selettiva nei confronti della radiazione rossa e infrarossa, verificandone l’efficacia protettiva nei confronti dei pazienti affetti da occhio secco.
“L’occhio secco è una condizione diffusa, che può essere presente da sola o associata ad altre condizioni oculari e sistemiche favorenti. Questo protocollo si propone di valutare l’effetto dell’utilizzo di lenti oftalmiche, normali o graduate, da parte di pazienti affetti da occhio secco moderato” afferma il Direttore Sanitario di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, Diego Ponzin. Questo dunque è l’obiettivo dell’accordo che vedrà la partecipazione e il finanziamento da parte di Barberini ai laboratori di ricerca della Fondazione.
La parola chiave del prodotto che dovrà essere analizzato in questo particolare contesto è “Platinum Glass™”. Il vetro, spiegano i tecnici di Barberini, è il miglior mezzo attraverso il quale osservare il mondo e garantisce la miglior visione costante nel tempo, un’alta resistenza ai graffi e agli stress meccanici e il minimo impatto ambientale, essendo 100% riciclabile. Questa particolare tipologia di lenti, il Platinum Glass™”, mira a garantire migliore resa dei colori e dei contrasti grazie alla presenza di alcuni minerali, chiamati Terre Rare, che si possono aggiungere in fusione solamente al vetro; massima protezione dai raggi UV, proteggendo fino a 400 nm (UV400); massima protezione dalla luce riflessa, con antiriflesso multistrato e lenti polarizzate; lenti pulite più a lungo e più facili da pulire grazie ai trattamenti oleofobico ed idrofobico. Ma l’aspetto più interessante, che lo studio cercherà di testare, è l’efficacia della protezione dai raggi infrarossi (radiazioni che tendono a scaldare l’occhio ed il suo contorno) che ha lo scopo di prevenire il precoce invecchiamento dei tessuti.