Trapianto di cornea, il post intervento e il rischio rigetto

POST INTERVENTO E RISHIO RIGETTO: TERAPIE E PRECAUZIONI DOPO IL TRAPIANTO DI CORNEA

 

La terapia prescritta dall'oculista deve essere seguita con scrupolo perché ogni dimenticanza può aumentare il rischio di rigetto e di infezioni. Di solito la terapia viene protratta per diversi mesi e ridotta gradualmente col passare del tempo. Prima di instillare le goccedi collirio bisogna sempre lavarsi le mani e fare attenzione a non toccare le palpebre con la boccetta del collirio. E' buona norma tenere i colliri lontano da fonti di calore.

QUANDO VIENE RIMOSSA LA SUTURA?

La sutura viene rimossa se i punti producono una reazione non desiderata oppure quando, a giudizo del medico, la cicatrice corneale è consolidata. I tempi di rimozione dipendono dal tipo di sutura e dal decorso clinico e variano da alcuni mesi a più di un anno. La rimozione richiede pochi minuti e viene fatta in ambulatorio. L'occhio viene anestetizzato con alcune gocce di collirio e l'intervento non comporta dolore. L'occhio viene bendato sino al giorno successivo e dopo qualche giorno si possono riprendere tutte le attività.

COME CI SI DEVE COMPORTARE UNA VOLTA RIENTRATI A CASA?

Una volta fatto il trapianto si possono riprendere le normali attività quotidiane, come leggere, guardare la televisione, uscire di casa, occuparsi delle piccole faccende domestiche, portare la borsa della spesa.
Particolare attenzione deve essere rivolta a evitare pressioni sull'occhio operato, in quanto la ferita è ancora in via di cicatrizzazione, e ad evitare lo sporco per il rischio di infezioni (lavarsi le mani prima di medicarsi, non toccarsi l'occhio, evitare luoghi polverosi, ecc.).

PER QUANTO TEMPO È NECESSARIO TENERE L'OCCHIO BENDATO?

Per le prime settimane è consigliato tenere la benda durante la notte per evitare traunìmi accidentali mentre si dorme. E' consigliato bendare l'occhio quando si esce di casa o proteggerlo con occhiali avvolgenti per evitare l'irritazione da agenti atmosferici (luce, vento, polvere).

TRAPIANTO DI CORNEA: ESISTE IL RISCHIO RIGETTO?

La maggior parte dei casi che richiedono il trapianto della cornea (ad esempio il cheratocono, la cheratopatia bollosa e le distrofie ereditarie) sono interventi a basso rischio di rigetto. Nel caso si manifestasse il rigetto, la terapia a base di colliri è il più delle volte efficace nel risolverlo senza danni per il trapianto. Il rischio di rigetto inizia dopo circa un mese e si riduce gradualmente entro il primo anno, anche se, molto raramente si possono verificare lievi episodi di rigetto anche a distanza di molti anni dal trapianto.

Nei casi in cui il rigetto abbia comportato l'opacamento della cornea trapiantata, l'intervento può essere ripetuto, instaurando, però, una terapia preventiva d'immunosoppressione.

QUALI SONO I SINTOMI DEL RIGETTO?

Il rigetto si manifesta all'inizio con sintomi lievi, quali l'offuscamento della vista, il fastidio alla luce, un leggero arrossamento dell'occhio: se questi sintomi compaiono all'improvviso e persistono o peggiorano velocemente, è importante recarsi immediatamente dall'oculista perché la tempestività con la quela viene iniziata la terapia è fondamentale nell'evitare danni al trapianto.

Il rischio di rigetto aumenta quando l'occhio è infiammato. Pertanto, è necessario fare molta attenzione a tutte quelle situazioni che possono determinare l'arrossamento dell'occhio operato: ambienti fumosi, vento, polvere, sostanze irritanti, il cloro della piscina, ecc.

LA BANCA DEGLI OCCHI, UN ENTE NON PROFIT

La Banca degli Occhi è la struttura che si occupa della raccolta, della processazione e dell'invio dei tessuti per trapianto, garantendone la qualità e la sicurezza. Nel caso di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, quest'organizzazione è un ente non profit che si sostiene anche grazie ai fondi donati attraverso il 5 per mille e al sostegno di istituzioni, aziende e cittadini, in particolare per quanto riguarda l'ambito della ricerca sulle patologie oculari e dell'innovazione sulle tecniche di trapianto, che negli ultimi anni hanno portato un sensibile miglioramento in termini di qualità del tessuto ed efficacia dell'intervento.

DOPO IL TRAPIANTO SI POSSONO MANTENERE LE PROPRIE ABITUDINI?
E’ POSSIBILE LAVARE L’OCCHIO?

E' possibile lavarsi il viso, i capelli o fare la doccia avendo l'accortezza di non fare entrare l'acqua nell'occhio operato durante le prime due-tre settimane perché l'acqua può contenere microrganismi e determinare infezioni.

QUANDO È POSSIBILE RIPRENDERE A LAVORARE?

Ogni attività va ripresa con prudenza, osservando come risponde l'occhio operato. La ripresa del lavoro è condizionata dal tipo di attività che si svolge: ad esempio, il lavoro in un ufficio può essere ripreso prima di un lavoro che può comportare contatto con polvere o con sporcizia. In linea di massima, si consigliano da uno a due mesi di convalescenza, ma molto dipende dal recupero individuale: ai controlli postoperatori il medico informa su quando poter riprendere l'attività. I tempi per un pieno recupero visivo variano da persona a persona. Talvolta per ottimizzare la visione, può essere indicato l'uso di occhiali o di lenti a contatto.

SI PUÒ RICOMINCIARE A GUIDARE LA MACCHINA?

Per quanto riguarda la guida, si deve tener conto anche della vista dell'occhio non operato e ricordare che la visione con un solo occhio riduce la capacità di percezione della profondità e può quindi ridurre la capacità di prevenire o evitare ostacoli. E' necessario quindi attenersi ai requisiti di legge e comunque rimettersi alla guida con prudenza. 

E' POSSIBILE FARE ATTIVITÀ SPORTIVA DOPO IL TRAPIANTO?

L'attività sportiva può essere gradualmente ripresa dopo il primo mese, facendo molta attenzione negli sport che comportano rischi di traumi all'occhio, come il tennis, il calcio, la pallavolo, la pallacanestro. Non ci sono invece problemi per l'attività di palestra, la corsa e la bicicletta. La piscina è controindicata per i primi sei mesi ed è in ogni caso a rischio per la possibilità di contrarre congiuntiviti virali e per l'effetto irritante del cloro. Bisogna ricordare sempre che l'arrossamento dell'occhio in seguito all'esposizione all'aria, il sudore, gli sforzi eccessivi possono aumentare il rischio di rigetto.

 

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