Giovanni Rama
Il professor Giovanni Rama, pioniere del trapianto di cornea

Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus è nata nel 1987 da un'idea pionieristica del prof. Giovanni Rama, chirurgo oftalmologo. È stato lui a pensarla, crearla e a farla crescere assieme al Cavaliere del Lavoro dott. Piergiorgio Coin, fino a diventare un punto di riferimento a livello internazionale.
 
Nato il 12 dicembre 1924 a Lazise (Verona), nei pressi del Lago di Garda, Giovanni Rama si formò all'Università di Pavia e dopo la laurea seguì un percorso di specializzazione nelle migliori cliniche universitarie oculistiche d'Europa: Barcellona, Losanna, Ginevra, Lione, Parigi, Liegi. Uomo con grande intuito creativo chirurgico, creò e diresse prima la Divisione Oculistica dell'Ospedale di Feltre, poi quella dell'Ospedale di Venezia Mestre, dove arrivò negli anni '50.

Spinto dall'esigenza pratica di avere un maggior numero di tessuti per effettuare i trapianti per risolvere il problema dei tempi di attesa, e dalla consapevolezza che queste operazioni potevano restituire una vita migliore a centinaia di persone, gettò le basi per creare la Banca degli Occhi, che venne fondata nel 1987 con il sostegno decisivo del dott. Piergiorgio Coin, imprenditore e Cavaliere del Lavoro. Così la Divisione oculistica dell'Ospedale di Mestre divenne presto un centro oculistico di valore europeo, polo di riferimento internazionale con una vera "scuola" di specialisti sia in pianta organica sia volontari in attesa di concorso pubblico, molti dei quali sarebbero poi diventati primari in altri ospedali.

Con oltre 2.000 pubblicazioni scientifiche e numerosissime relazioni tenute nei più importanti congressi internazionali, fu il principale promotore della legge 301/93 sul trapianto di cornea. Fu l'uomo dei record per gli interventi, di cui 50.000 solo a Venezia Mestre, e di questi ben 6.000 trapianti di cornea, che costituivano la più ampia casistica a livello mondiale. Al prof. Rama si deve anche lo sviluppo di una particolare tecnica di chirurgia lamellare della cornea. Nel 1999, a Roma, la Società Oftalmologica Italiana (SOI) gli conferì la medaglia d'oro di "Maestro dell'Oftalmologia italiana".
 
Ma se ridare il dono della vista era il suo amato mestiere, farlo anche lì dove è la povertà a togliere ogni luce diventò la sua passione. Si recò per oltre vent'anni all'Ospedale di Wamba, in Kenya, in una delle zone più povere dell'Africa centrale, dove i Padri missionari della Consolata fondarono negli anni '60 un ospedale. Lì due volte all'anno, affiancato dall'infermiera professionista Lucia Trevisiol e da un'equipe sempre nuova di infermieri e chirurghi oftalmologi suoi allievi, il prof. Rama si recò per esercitare la professione e operare gratuitamente, fino a quando la salute glielo permise, chiedendo comunque a Fondazione di impegnarsi per organizzare almeno una spedizione umanitaria all'anno con la presenza di un oculista.
 
L'ultimo trapianto di cornea a Mestre fu eseguito dal Professore nel 1996, l'ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione. L'ultimo intervento in Africa fu nel 2000. Giovanni Rama morì la mattina del 28 dicembre 2007, dopo una lunga malattia. Ai funerali, nella sua Lazise, la chiesa era colma di medici, oculisti, infermieri, personale di Fondazione Banca degli Occhi, volontari della missione di Wamba e tanti pazienti presenti per rendere omaggio al medico capace di restituire la gioia di vedere e di vivere.
 
Una targa posta all'ingresso del Padiglione a lui dedicato, dove ha sede Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus, lo ricorda come "pioniere del trapianto di cornea, per la passione del sapere, il coraggio di innovare, il rigore nel curare".
 
Uno dei quattro figli del prof. Rama, il dott. Paolo Rama, è Primario dell'Unità Operativa di Oculistica - Cornea e Superficie Oculare dell'Istituto Scientifico San Raffaele di Milano.

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